mercoledì 26 maggio 2010

comincia il cammno doloroso

il cammmino intrapreso dal governo comporta sacrifici e tensioni sociali, che non potranno in alcun modo convincere i mercati della solidità dei debiti sovrani,il cui peso e dimensione non è più commisurata alle prospettive di sviluppo dell'economia della zona d'euro.
anche Tremonti, nella conferenza stampa di oggi, ha confermato che si tratta di una svolta epocale, che potrà accelerare la nostra decadenza, perché la finanza internazionale non crede alla possibilità di pagare le scdenze dei debiti sovrani mantenendo inalterato il nostro tenore di vita, ed il conseguente costo elevatissimo del nostro lavoro,
per altro svincolato dalla produttività, che è quasi la metà di quella americana, per non parlare di quella cinese, indiana o di un altro paese emergente, che è in grado di produrre ed offrire dei prodotti equivalenti, con una componente di costo della mano d'opera molto inferiore.
il nostro solo mercato interno, già attaccato da questi prodotti, non consentirà di effettuare il miracolo di fare fronte alle scadenze del debito. DEVE ESSERE ELINATO IN ALTRO MODO.
E' oramai circa un anno che predico di applicare una manovra sul patrimonio immobiliare, che ho specificato nel mio primo post, nel mese di novembre scorso, che è la sola che elimina senza nessun sacrificio o ristrettezza il problema dell'esistenza del debito pubblico.

sabato 22 maggio 2010

veramente lo stato si è privato del suo patrimonio?

è il colmo,
non solo i membri del governo ed i principali esponenti dell'opposizione non si sono degnati di leggere il progetto di risanamento del debito pubblico Italiano, da me spedito via mail, ma hanno approvata la cessione gratuita alle Regioni del patrimonio immobiliare dello Stato, rendendo il debito sovrano totalmente privo d i garanzie, offrendodella speculazione internazionale un'altra ragione di sfiducia , per scommette sulla illiquidità del Tesoro.
Il rigore proposto dal On. Tremonti, che se viene subito sarà sempre tardi, anche se fruttasse i 28 miliardi che si propone di trovare, non cambierà di un millimetro la posizione del Debito Italiano, le cui scadenze non sappiamo come pagarle.
L'ombrello della BCE non è abbastanza largo da poter contenere tutta la nostra eccedenza di Debito e quello di altri Stati, e sicuramnete si esaurirà alla svelta.
E POI???
E' tanto difficile esaminare la soluzione che proponiamo? magari per rifiutarla, se si individuasero validi motivi.

mercoledì 12 maggio 2010

mal comune non è mezzo gaudio

i 750 miliardi di €uro che dovrebbero fare da barriera alla speculazione, non sono neanche la metà del nostro debito pubblico.
Se dopo questa fase di apparente calma, le perplessità dei mercati tornassero a farsi vive, disertando le aste indette per il rinnovo delle scadenze dei titoli di debito dei paesi europei più a rischio, la BCE potrebbe fare la fine del soccorritore che affoga assieme al bagnante in pericolo.
Il rigore ed il risparmio sui bilanci pubblici sono, torno a dire, auspicabili e benefici, ma di lenta e difficile realizzazione.
La bce dovrebbe costringere tutti i paesi dell'€uro, a convertire i loro titoli di debito pubblico, che superino il 50% del loro PIL, nel modo che suggeriamo, al fine che questa eccedenza venga immediatamente eliminata.
E' superfluo elencare le benefiche conseguenze di questo provvedimento, che permetterebbe in seguito di ciò, anche all'Europo politica di decollare.facilmente.
spero che qualcuno mi aascolti

lunedì 10 maggio 2010

non dire che non te l'avevo detto!

il governo italiano è stato tra i promotori dell'accordo ecofin per la costruzione di un argine alla speculazione che aveva attaccata la Grecia e che poteva, a partire da oggi, rivolgere la sua attenzione anche a Spagna,Portogallo, Italia ed ad altri.
Si è così aperta in Europa dell'€uro una fase di grande rigore per i conti puibblici anche del nostro Stato, che non offre nulla di che gioire, e comporterà immancabili riflessi negativi sul nostro PIL e difficoltà per il governo, per il necessario dirottamento degli sforzi di bilancio verso il contenimento del debito pubblico.con conseguente carenza di investimenti, che possano invece favorire lo sviluppo.
E' indispenzabile quindi eliminare grande parte del nostro debito, ma sopratutto è indispensabile non produrne di nuovo, reperendo la liquidità necessaria allo sviluppo dell'economia dallo stesso mercato che ora ne costituisce la minaccia.
Ho già pubblicato il 25.11.2009 il post che contiene questo elementare progetto, semplice e senza alee, il solo che può risolvere totalmente il problema, che potrete leggere e convincervi.
La creazione della società immobiliare di proprietà del tesoro, da me suggerita, alla quale trasferire la nuda proprietà di immobili dello Stato, che tratterrà per sé l'usufrutto per 20 anni, permetterà di collocare sul mercato le sue azione e potrebbe annullare totalmente il debito.
Con il circuito virtuoso del collocamento sul mercato delle queste sue azioni, il bilancio dello Stato può reperire circa 50 miliardi l'anno da dedicare allo sviluppo dell'economia, alla costruzione di infrastrutture, al miglioramneto dei servizi ed ad una migliore protezione sociale.
leggete il post precedenti, mi darete ragione.
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