cominciamo con lo spedere meglio

Una abitazione, un ufficio, una bottega artigiana, un magazzino, un laboratorio, un negozio, un albergo

Possono pure rappresentare il mezzo per capitalizzare i nostri risparmi, al riparo dalla svalutazione o il luogo dove svolgervi la vita o l’attività, ma ora sono divenuti troppo cari e non danno più ai proprietari redditi sufficienti mentre risultano troppo cari per l’inquilino.
Non è ammissibile che un immobile renda a mala pena quanto serve al recupero dell’inflazione, e malgrado questo reddito  limitato, il canone di affitto mediamene richiesto risulta essere eccessivo per l’inquilino.
E’ ormai indispensabile riportare gli immobili ad una  dimensioni di costo e di resa, in sintonia con la parte di prodotto interno lordo che può essere destinata a questa voce così importante, ricorrendo ai Diritti di proprietà immobiliare a tempo determinato, che sono senz’altro la forma più conveniente di utilizzo delle proprietà immobiliare, sia per il risparmiatore, che per l’utilizzatore.
Si potranno liberare così ingenti risorse che potranno essere impiegate in altri consumi, riequilibrando l’economia.
La proprietà, come comunemente viene intesa, può essere divisa in diritto reale di proprietà di Nuda Proprietà, e in diritto reale di proprietà di Usufrutto, nella forma a tempo determinato, ciò è con una scadenza fissa.
Il diritto reale di Usufrutto a tempo determinato
si acquista con un atto notarile ed è la conveniente alternativa alla locazione,perché costa il 2,5% l'anno del valore effettivo dell'immobile, prezzo che resta fisso ed invariato per tutto il periodo di validità, 10, 20, 30 anni. Di fatto il costo invece di aumentare anno per anno, e diminuisce per l'inflazione, sino a divenire per esempio, al quindicesimo la metà del prezzo iniziale.
La locazione costa circa il triplo, perché viene richiesto un prezzo dal 4% ad oltre il 6 % circa l'anno del valore dell’immobile. Importo che sarà aggiornato con gli indici ISTAT , e rinegoziato ogni 4 anni.
l'Usufruttuario è un "proprietario temporaneo", che potrà o affittarlo per la durata residua del suo diritto, o cedere definitivamente questo suo diritto a terzi, tramite una qualsiasi agenzia immobiliare, lucrando la differenza di valore tra il prezzo dell’affitto, ed il costo dell’usufrutto.
Con il risparmio che potrà fare l'usufruttuario, potrà vivere meglio, scegliere una casa più comoda oppure accantonare il capitale necessario all'acquisto di una Nuda Proprietà, che gli potrà essere di sostegno, per i momenti di maggiore necessità, o per la vecchiaia.

Il Diritto di Nuda Proprietà a tempo determinato

E’ riservato all'investitore che vuole una resa circa del 10% l'anno dopo le imposte. certa e matematicamente definita, senza alee e rischi di nessuna natura, e non è imponibile.

Il valore della Nuda Proprietà si determina sottraendo al prezzo effettivo della Piena Proprietà, il valore attribuito all'usufrutto. Quindi se il diritto di Usufrutto a tempo determinato costa il 2,5% l'anno, e per 15 anni viene valutato circa il 40% del valore dell'immobile, la corrispondente Nuda Proprietà varrà il restante 60% del valore dell'immobile.
In quindici anni, oltre al recupero dell’inflazione, il capitale investito sarà aumentato del  96,5% e si sarà rivalutato almeno del 44,8%, salvo incontrare, nel periodo di validità, una della solite fiammate di valori ai quali il mercato immobiliare ci ha sin qui abituati.
Non conviene  vendere il proprio immobile, perché è più redditizio vendere l'usufrutto, incassare un somma importante, guadagnare quello abbiamo indicato sopra, senza perdere la proprietà.
Come Nudo Proprietario non si dovranno pagare tasse, e si otterranno tutte le facilitazioni fiscali.
Lascia un commento o posta su facebook a Mario Colombo