lunedì 30 agosto 2010

avvolte i sacrifici sono soltanto frutto della stupidità

E’ inquietante assistere impotenti alle opposte dimostrazioni di miopia politica, che i vari schieramenti offrono al paese, del quale dimostrano di ignorare la priorità del peso del debito pubblico.

Barroso ha elogiato il governo per i provvedimenti anti crisi adottati, ha preso atto della solidità del nostro sistema bancario ed ha evidenziato,sempre che ne fosse ancora necessario, il problema del nostro debito pubblico eccessivo.

Secondo Triscet siamo avviati ad un decennio di crescita insufficiente, come è capitato al Giappone.

Se trasferissimo il probleme del debito alle dimenzioni di una famiglia, ci renderemmo conto che è assurdo perdere dieci anni di vita per difendere un patrimonio con risparmi e sacrifici, rinunciando a tutti i progetti di sviluppo, che potrebbero permetterci di ricostituirlo con i frutti assicurati dallo sviluppo della nostra attività. Speriamo che in questa forma elemtare possa essere inteso da tutti gli interessati.

A nulla serve di tentare di procurarsi i mezzi per ridurre questo peso, ponendo in vendita, con il metodo tradizionale, parte del patrimonio pubblico. Non si ricaverà niente perché sono affari che non interessano la grande finanza, la sola che ha i mezzi adeguati.

Si dovrà agire, come nella lotta giapponese, usando a nostro vantaggio la stessa forza della finanza internazianaleche ora ci minaccia.

A novembre ho pubblicato sul mio blog il progetto semplice ed immediato per risolvere questo ginepraio, ed In poche righe, sintetizzo la mia proposta che ipotizza di trasferire, in conto capitale, ad una società di diritto privato posseduta totalmente dal Tesoro, la proprietà degli immobili dello Stato, che per la loro commerciabilità siano adatti allo scopo, mantenendo su di essi, per 20 anni il diritto di usufrutto, che varrà il 50% del valore di perizia dell’ immobile intero.

Le azioni di questa società, rappresentative della Nuda Proprietà di questi immobili, al momento della emissione delle Azioni rappresentano il 50% del valore della Piena Proprietà, e torneranno gradualmente a rappresentarne, alla scadenza dell’Usufrutto, il 100% del valore di perizia dell’ immobile intero, raddoppiando il valore delle azioni.

Questa riunione dei due diritti, in unico diritto di Piena Proprietà avverrà al ventesimo anno, con i valori immobiliari aumentati costantemente, anno per anno, per l’inflazione tecnica, considerata al 2,79% all’anno, per totale 55,837%, oltre ad un altro 155,87% dovuto alla confluenza dell’Usufrutto, anche questo arricchito dello stesso incremento di valore .

L’incremento globale di valore di questa azioni, matematicamente determinato, senza alee o incertezze, nei venti anni sarà del 211,674%, pari al 10,58% l’anno, salvo il verificarsi di maggiori fiammate a cui il mercato immobiliare ci ha abituati negli ultimi 60 anni, sia per l’accentuarsi dell’inflazione che per la maggiore valutazione attribuita agli immobili.

E’ evidente che nessuno manterrebbe più in cassa gli attuali titoli del debito della Stato, scambiando quelli posseduti con queste azioni, e nessuno ne comprerebbe altri perché, nella migliore della ipotesi potrebbero rendere un terzo, e non sarebbero così sicuri.

In effetti la media dei rendimenti a novembre 2008 è: per i BOT del 3%, per i BTP del 4% e per CCT del 3,4%.

Ad esempio, se questa operazione si concludesse ora, che il debito pubblico è di 1.650.622.000.000 Euro, e se si reperissero immobili che ne valgano almeno il doppio, selezionati tra i 50.000 immobili posseduti dallo Stato in Italia, oltre quelli posseduti all’estero, tutti i titoli del Debito Pubblico potrebbero essere sostituiti dalle azioni di questa Società per Azioni, azzerando di fatto il Debito stesso.

Lo Stato Australiano, non possiede direttamente immobili, di nessun genere. Sono tutti di proprietà di una società di diritto privato a capitale pubblico, e funziona benissimo.

Le azioni della società del Tesoro, proprietaria del diritto di Nuda Proprietà degli immobili, potrebbero essere quotate in Borsa, e potrebbero essere utilizzate per costituire una garanzia anche per Banche, bandi di gare e costituzione di Capitale Sociale, e sarebbe un vero mezzo per capitalizzare e garantire pensioni ed assicurazioni sulla vita.

Le vendite di queste azioni si concluderebbe al prezzo del momento, che sarà sempre più aumentato per l’approssimarsi della scadenza dell’Usufrutto e per la rivalutazione tecnica degli immobili.

Il Tesoro si troverebbe subito alleggerito del pagamento del 3% all’ anno per gli interessi, mediamente dovuti sul Debito Pubblico, e non dovendo più pagare cinquanta miliardi l’ anno per interessi, in 20 anni risparmierebbe almeno mille miliardi di euro, che potrebbe destinare allo sviluppo della Economia ed al rinnovo delle Infrastrutture.

Il bilancio pubblico Italiano non dovrebbe più mostrare l’ enorme debito che attualmente lo affligge, e diverrebbe il più sano della UE. La disponibilità di mezzi finanziari che sarebbero messi a disposizione, potrebbero realmente farci divenire una piccola locomotiva economica.

Il Ministro dello Sviluppo Economico, se si fosse adottato questo semplice mezzo di correzione del mercato immobiliare, avrebbe la possibilità di rinnovare, anno per anno, le infrastruttura del Paese, imprimendo quella ventata di modernità e di efficienza che le magre finanze attuali impediscono di attuare.

Un programma di opere pubbliche, ben finanziato dalle risorse liberate dal fardello del Debito, sarebbe uno dei sistemi raccomandato dagli economisti più avveduti, per uscire dalla crisi.

Anche di queste nuove realizzazioni, lo Stato dovrebbe trattenere l’Usufrutto ventennale, e trasferire a valori di mercato la Nuda Proprietà alla sua S.p.A. ,per rientrare in questo modo della maggior parte della spesa fatta per la costruzione, e per alimentare il mercato delle Azioni della Società dello Stato.

In pratica il rinnovo delle infrastrutture del Paese, si potrebbe completare ogni venti anni, e non costerebbe niente allo Stato.

La liquidità del bilancio, con un avanzo primario sicuramente consistente, potrebbe offrire anche le risorse occorrenti ad una più accorta politica di protezione sociale, con sussidi alla disoccupazione consistenti, che permetterebbero una più fluidificata mobilità del lavoro, con tutte le conseguenze positive che ne deriverebbero a tutto il sistema Paese.

Si supererebbe di fatto, la strenua ed ideologica difesa dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, capziosamente e puntigliosamente condotta anche dalla Magistratura, che è costretta a sostenere tesi avvolte paradossali.

Nessuno avrebbe più interesse a restare forzatamente ancorato ad un posto di lavoro, se con buone protezioni sociali, facilmente può trovarne un altro, magari a migliori condizioni.

Con la diminuita tensione sulla conservazione dei posti di lavoro, la norma sulla giusta causa in materia di licenziamenti, tornerebbe a regolare i casi dove realmente é stato infranto il principio.

Gli effetti benefici di questo provvedimento, qualora fosse adottato, potrebbero riempire altre numerose pagine.

sabato 7 agosto 2010

cominciamo con lo spedere meglio

Una abitazione, un ufficio, una bottega artigiana, un magazzino, un laboratorio, un negozio, un albergo

Possono pure rappresentare il mezzo per capitalizzare i nostri risparmi, al riparo dalla svalutazione o il luogo dove svolgervi la vita o l’attività, ma ora sono divenuti troppo cari e non danno più ai proprietari redditi sufficienti mentre risultano troppo cari per l’inquilino.

Non è ammissibile che un immobile renda a mala pena quanto serve al recupero dell’inflazione, e malgrado questo reddito limitato, il canone di affitto mediamene richiesto risulta essere eccessivo per l’inquilino.

E’ ormai indispensabile riportare gli immobili ad una dimensioni di costo e di resa, in sintonia con la parte di prodotto interno lordo che può essere destinata a questa voce così importante, ricorrendo ai Diritti di proprietà immobiliare a tempo determinato, che sono senz’altro la forma più conveniente di utilizzo delle proprietà immobiliare, sia per il risparmiatore, che per l’utilizzatore.

Si potranno liberare così ingenti risorse che potranno essere impiegate in altri consumi, riequilibrando l’economia.

La proprietà, come comunemente viene intesa, può essere divisa in diritto reale di proprietà di Nuda Proprietà, e in diritto reale di proprietà di Usufrutto, nella forma a tempo determinato, ciò è con una scadenza fissa.

Il diritto reale di Usufrutto a tempo determinato

si acquista con un atto notarile ed è la conveniente alternativa alla locazione,perché costa il 2,5% l'anno del valore effettivo dell'immobile, prezzo che resta fisso ed invariato per tutto il periodo di validità, 10, 20, 30 anni. Di fatto il costo invece di aumentare anno per anno, e diminuisce per l'inflazione, sino a divenire per esempio, al quindicesimo la metà del prezzo iniziale.

La locazione costa circa il triplo, perché viene richiesto un prezzo dal 4% ad oltre il 6 % circa l'anno del valore dell’immobile. Importo che sarà aggiornato con gli indici ISTAT , e rinegoziato ogni 4 anni.

l'Usufruttuario è un "proprietario temporaneo", che potrà o affittarlo per la durata residua del suo diritto, o cedere definitivamente questo suo diritto a terzi, tramite una qualsiasi agenzia immobiliare, lucrando la differenza di valore tra il prezzo dell’affitto, ed il costo dell’usufrutto.

Con il risparmio che potrà fare l'usufruttuario, potrà vivere meglio, scegliere una casa più comoda oppure accantonare il capitale necessario all'acquisto di una Nuda Proprietà, che gli potrà essere di sostegno, per i momenti di maggiore necessità, o per la vecchiaia.

Il Diritto di Nuda Proprietà a tempo determinato

E’ riservato all'investitore che vuole una resa circa del 10% l'anno dopo le imposte. certa e matematicamente definita, senza alee e rischi di nessuna natura, e non è imponibile.

Il valore della Nuda Proprietà si determina sottraendo al prezzo effettivo della Piena Proprietà, il valore attribuito all'usufrutto. Quindi se il diritto di Usufrutto a tempo determinato costa il 2,5% l'anno, e per 15 anni viene valutato circa il 40% del valore dell'immobile, la corrispondente Nuda Proprietà varrà il restante 60% del valore dell'immobile.

In quindici anni, oltre al recupero dell’inflazione, il capitale investito sarà aumentato del 96,5% e si sarà rivalutato almeno del 44,8%, salvo incontrare, nel periodo di validità, una della solite fiammate di valori ai quali il mercato immobiliare ci ha sin qui abituati.

Non conviene vendere il proprio immobile, perché è più redditizio vendere l'usufrutto, incassare un somma importante, guadagnare quello abbiamo indicato sopra, senza perdere la proprietà.

Come Nudo Proprietario non si dovranno pagare tasse, e si otterranno tutte le facilitazioni fiscali.

Visitate www.agrimmagenzia.it

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venerdì 18 giugno 2010

giustifichiamo il rigore prima di bonificare l'economia

avevo postato alcuni mesi fa:
"se qualcosa non cambia, le nostre economie dovranno divenire prevalentemente domestiche, e dovremmo rinunciare a buona parte della nostra partecipazione all'incremento della ricchezza mondiale.
non sarà facile convincere gli europei a rinunciare al loro status, alla loro sicurezza sociale, alla loro civiltà del lavoro, come sarebbe doveroso, perchè anche se non provoca morti, questa è una guerra economica che pretenderenbbe la coesione e lo spirito di sacrificio degli eserciti che vogliono vincere.
servirebbe più cultura, più produttività, meno privileggi e più coesione."
Cominciamo a risvegliare i cittadini dal sogno così lungamente coccoloato, la vicenda "alfa" si inquadra in questo scenario.
Alla fine della cura dimagrante si potrà risolvere anche il debito pubblico, per ridurre drasticamente le imposte, e liberalizzare totalmente l'impresa ed il lavoro.

mercoledì 26 maggio 2010

comincia il cammno doloroso

il cammmino intrapreso dal governo comporta sacrifici e tensioni sociali, che non potranno in alcun modo convincere i mercati della solidità dei debiti sovrani,il cui peso e dimensione non è più commisurata alle prospettive di sviluppo dell'economia della zona d'euro.
anche Tremonti, nella conferenza stampa di oggi, ha confermato che si tratta di una svolta epocale, che potrà accelerare la nostra decadenza, perché la finanza internazionale non crede alla possibilità di pagare le scdenze dei debiti sovrani mantenendo inalterato il nostro tenore di vita, ed il conseguente costo elevatissimo del nostro lavoro,
per altro svincolato dalla produttività, che è quasi la metà di quella americana, per non parlare di quella cinese, indiana o di un altro paese emergente, che è in grado di produrre ed offrire dei prodotti equivalenti, con una componente di costo della mano d'opera molto inferiore.
il nostro solo mercato interno, già attaccato da questi prodotti, non consentirà di effettuare il miracolo di fare fronte alle scadenze del debito. DEVE ESSERE ELINATO IN ALTRO MODO.
E' oramai circa un anno che predico di applicare una manovra sul patrimonio immobiliare, che ho specificato nel mio primo post, nel mese di novembre scorso, che è la sola che elimina senza nessun sacrificio o ristrettezza il problema dell'esistenza del debito pubblico.

sabato 22 maggio 2010

veramente lo stato si è privato del suo patrimonio?

è il colmo,
non solo i membri del governo ed i principali esponenti dell'opposizione non si sono degnati di leggere il progetto di risanamento del debito pubblico Italiano, da me spedito via mail, ma hanno approvata la cessione gratuita alle Regioni del patrimonio immobiliare dello Stato, rendendo il debito sovrano totalmente privo d i garanzie, offrendodella speculazione internazionale un'altra ragione di sfiducia , per scommette sulla illiquidità del Tesoro.
Il rigore proposto dal On. Tremonti, che se viene subito sarà sempre tardi, anche se fruttasse i 28 miliardi che si propone di trovare, non cambierà di un millimetro la posizione del Debito Italiano, le cui scadenze non sappiamo come pagarle.
L'ombrello della BCE non è abbastanza largo da poter contenere tutta la nostra eccedenza di Debito e quello di altri Stati, e sicuramnete si esaurirà alla svelta.
E POI???
E' tanto difficile esaminare la soluzione che proponiamo? magari per rifiutarla, se si individuasero validi motivi.

mercoledì 12 maggio 2010

mal comune non è mezzo gaudio

i 750 miliardi di €uro che dovrebbero fare da barriera alla speculazione, non sono neanche la metà del nostro debito pubblico.
Se dopo questa fase di apparente calma, le perplessità dei mercati tornassero a farsi vive, disertando le aste indette per il rinnovo delle scadenze dei titoli di debito dei paesi europei più a rischio, la BCE potrebbe fare la fine del soccorritore che affoga assieme al bagnante in pericolo.
Il rigore ed il risparmio sui bilanci pubblici sono, torno a dire, auspicabili e benefici, ma di lenta e difficile realizzazione.
La bce dovrebbe costringere tutti i paesi dell'€uro, a convertire i loro titoli di debito pubblico, che superino il 50% del loro PIL, nel modo che suggeriamo, al fine che questa eccedenza venga immediatamente eliminata.
E' superfluo elencare le benefiche conseguenze di questo provvedimento, che permetterebbe in seguito di ciò, anche all'Europo politica di decollare.facilmente.
spero che qualcuno mi aascolti

lunedì 10 maggio 2010

non dire che non te l'avevo detto!

il governo italiano è stato tra i promotori dell'accordo ecofin per la costruzione di un argine alla speculazione che aveva attaccata la Grecia e che poteva, a partire da oggi, rivolgere la sua attenzione anche a Spagna,Portogallo, Italia ed ad altri.
Si è così aperta in Europa dell'€uro una fase di grande rigore per i conti puibblici anche del nostro Stato, che non offre nulla di che gioire, e comporterà immancabili riflessi negativi sul nostro PIL e difficoltà per il governo, per il necessario dirottamento degli sforzi di bilancio verso il contenimento del debito pubblico.con conseguente carenza di investimenti, che possano invece favorire lo sviluppo.
E' indispenzabile quindi eliminare grande parte del nostro debito, ma sopratutto è indispensabile non produrne di nuovo, reperendo la liquidità necessaria allo sviluppo dell'economia dallo stesso mercato che ora ne costituisce la minaccia.
Ho già pubblicato il 25.11.2009 il post che contiene questo elementare progetto, semplice e senza alee, il solo che può risolvere totalmente il problema, che potrete leggere e convincervi.
La creazione della società immobiliare di proprietà del tesoro, da me suggerita, alla quale trasferire la nuda proprietà di immobili dello Stato, che tratterrà per sé l'usufrutto per 20 anni, permetterà di collocare sul mercato le sue azione e potrebbe annullare totalmente il debito.
Con il circuito virtuoso del collocamento sul mercato delle queste sue azioni, il bilancio dello Stato può reperire circa 50 miliardi l'anno da dedicare allo sviluppo dell'economia, alla costruzione di infrastrutture, al miglioramneto dei servizi ed ad una migliore protezione sociale.
leggete il post precedenti, mi darete ragione.
.

sabato 24 aprile 2010

il temporale si fa più vicino?

la povera Grecia fa sentire sempre più forti i suoi gemiti di sofferenza, senza trovare ascoltatori molto attenti. Gli hanno promesso 45 miliardi di € per le sue scadenza del debito pubblico, ma la Germania nicchia.
se come si teme, il temporale dovesse oscurare anche altri cieli, come ci si potrebbe difendere.
i mercati non sono più interessati ai debiti pubblici europei, sono attratti dai promettenti investimenti nelle ex nazioni emergenti, ora che sono definitivamente emerse.
tutto sarà più evidente durante la fiera di Shanghai.
non è il caso di correre ai ripari?

giovedì 15 aprile 2010

assisteremo alla decadenza della nobiltà borbonica in chiave europea

la globalizzazione ha evidenziato il declino economico dell'Europa, di cui i primi segni si sono evidenziati alla fine dell'ultimo conflitto mondiale, dalla quale ne é uscita con una germania dimezzata, una granbretagna privata del suo ruolo mondiale e con il suo est europeo sotto il tallone della Russia di Stalin.
nel frattempo l'india, parte dell'indocina, la cina e nell'insieme anche altre nazione dell'oriente, hanno iniziata una rincorsa di cui ora avvertiamo il ritmo travolgente.
in un primo momento ci siamo illusi che avremmo ceduta la produzione di cose a basso componente di tecnologia, ma ora si sta verificando che quall'area si è dimodtrata capace di surrogare ogni nostra produzione, salvando quasi esclusivamente quella degli sati uniti d'america.
se qualcosa non cambia, le nostre economie dovranno divenire prevalentemente domestiche, e dovremmo rinunciare a buona parte della nostra partecipazione all'incremento della ricchezza mondiale.
non sarà facile convincere gli europei a rinunciare al loro status, alla loro sicurezza sociale, alla loro civiltà del lavoro, come sarebbe doveroso, perchè anche se non provoca morti, questa è una guerra economica che pretenderenbbe la coesione e lo spirito di sacrificio degli eserciti che vogliono vincere.
servirebbe più cultura, più produttività, meno privileggi e più coesione.
abbiamo lasciato all'india il primierato degli studi scientifici, alla cina la produzione di tutto.
alla luce di questi fatti, come può la finanza mondiale credere sulla solvibilità dei debiti pubblici europei? e come potrà l'europa difendersi dagli atacchi che riceverà in questo senso se non si toglie di dosso la spada di damocle delle scadenze di questo debito?
questo è la ragione principale che ci spinge a suggerire di trasfromare il debito pubblico come abbiamo già postato, altrimenti assisteremo all'impoverimento delle nostre nazioni, come la nobiltà borbonica ha assistito allo sgretolarsi della sua, dopo l'unità d'italia, con la dignità e l'indifferenza che il grande Totò sapeva interpretare da quel sommo maestro che è stato.

si sono verificate le previste difficoltà della Grecia

si sono già evidenziate le difficoltà della Grecia di difendere la solidità del suo Debito Pubblico, che persistono malgrado la garanzia europea di 30 miliardi di €uro.
è il sistema che resta poco credibile, ed a nulla vale l'aver conclusa la collocazione di 1,6 niliadi di €uro negli Stati Uniti, perchè resta comunque poco credibile la solidità del Debito Pubblico della maggioranza degli stati europei, anche se aggregati nell'unione.
si dovrà ancorare questi debiti a qualcosa di solido e che non costituisca più scadenze di rate, da immettere nel mercato finanziario come avviene per le azioni di s.p.a. , di cui nessuno chiede la restituzione dell'importo pagato ma che vanno a fare parte del mercato delle Borse.
qualcosa si sta muovendo.
il ministtro Tremonti ne ha appena accennato ieri alla possibilità di ridurre il debito pubblico cedendo proprietà immobiliari.
che la madonna ci avesse fatta la grazia???

martedì 2 marzo 2010

La situazione della Grecia potrà coinvo,lgere anche l'Italia

La Grecia non potrà fare fronte alle sue scadenze del debito pubblico, e l'Europa non potrà impedire che il fuoco si allarghi all'Italia e ad altri Stati. E' la natura stessa del debito pubblico che lo rende pericoloso. Per reperire i mezzi finanziari necessari al suo funzionamento lo Stato non dovrebbe ricorrere al " prestito ad interesse", se non quando é matematicamente certo che saprà onorare le scadenza di queste "cambiali", che per la loro stessa esistenza rendono difficile l'azione di governo.
Il reperimento di mezzi finanziari dovrà invece avvenire con mezzi che non vadano a fare parte delle poste passive del bilancio dello Stato, e che non prevedano la restituzione a scadenza fissa, come sono le azioni di una qualsiasi SPA, che vengono acquistate per la solidità della società emittente, per la loro rendita certa e soddisfacente.
Lo Stato dovrà sostituire i titoli del debito pubblico in circolazione con azioni di una SPA di diritto privato a capitale pubblico, alla quale trasferirà in conto capitale la Nuda Proprietà a scadenza fissa a 20 anni, di suoi immobili , di cui tratterrà il diritto di Usufrutto a 20 anni,.che valgano almeno il doppio del debito pubblico Queste azioni abbiamo già dimostrato, rendono al risparmiatore almeno il 10% all'anno, in modo matematicamente definito, senza incertezza o sorprese (vedi i post precedenti)
Solo così si potrà eliminare la possibilità di insolvenza degli Stati, compreso il nostro. La liquidità ritrovata servirà a rilanciare l'azione di governo e l'economia, e si saranno sterilizzate le riunioni dei finanzieri armati con il proposito di scommettere sulla fragilità dell'€uro e forse sull' UE.
dovremmo fare presto, prima che avvenga l'irrepararibile.

domenica 17 gennaio 2010

il governo cerca disperatamente ciò che gli sta a portata di mano

a tutti é parso evidente che mentre si cerca di svincolarsi dalla morsa del debito pubblico, per avere la libertà di applicare quelle modifiche delle aliquote tributarie e di riformare agevolmente le altre funzioni dello Stato, il capo dell'esecutivo é incappato in una mal disponente marcia indietro.
ho offerto più volte la soluzione, senza avere il piacere di un riscontro. Non hanno il tempo di leggere la posta elettronica, altrimenti avrebbero preso conoscenza dello strumento da applicare.