mercoledì 12 maggio 2010

mal comune non è mezzo gaudio

i 750 miliardi di €uro che dovrebbero fare da barriera alla speculazione, non sono neanche la metà del nostro debito pubblico.
Se dopo questa fase di apparente calma, le perplessità dei mercati tornassero a farsi vive, disertando le aste indette per il rinnovo delle scadenze dei titoli di debito dei paesi europei più a rischio, la BCE potrebbe fare la fine del soccorritore che affoga assieme al bagnante in pericolo.
Il rigore ed il risparmio sui bilanci pubblici sono, torno a dire, auspicabili e benefici, ma di lenta e difficile realizzazione.
La bce dovrebbe costringere tutti i paesi dell'€uro, a convertire i loro titoli di debito pubblico, che superino il 50% del loro PIL, nel modo che suggeriamo, al fine che questa eccedenza venga immediatamente eliminata.
E' superfluo elencare le benefiche conseguenze di questo provvedimento, che permetterebbe in seguito di ciò, anche all'Europo politica di decollare.facilmente.
spero che qualcuno mi aascolti

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